La scacchiera

Per giocare con la mia scacchiera sono partita dalla scelta dei “materiali” da usare per rappresentare in maniera volumetrica i corpi del progetto. Ho optato per l’utilizzo di mattoncini Lego per ricostruire il fabbricato della preesistenza, volendo sottolineare la sua rilevanza e il suo “peso”, mentre la struttura realizzata da Eisenman l’ho voluta descrivere con un tappetino per la palestra, volendo enfatizzare la sua materialità più morbida, ondulatoria e flessibile.

Basandomi sulla tecnica del Blurring, il BANG, ho deciso di giocare modellando in maniera differente il fabbricato creato da Eisenman e principalmente sui percorsi createsi all’interno di esso con la duplicazione e la rotazione delle linee geometriche base del progetto.

Ho spezzato il volume plasmando più parti utilizzandoli per creare relazioni tra l’esistente e il nuovo, basandomi sulle potenzialità degli spazi interstiziali. Le linee duplicate e ruotate vanno a sezionare la preesistenza generando nuovi percorsi all’interno di essa.
Basandomi sempre sul concetto del Blurring ho iniziato a giocare con i volumi facendoli girare su un perno e duplicandoli, andandoli però a posizionare sopra, sotto o permettendogli di “scalare” la preesistenza. Questi ragionamenti sono stati fatti pensando alla mia area di progetto.

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