Il bang

Il progetto di Peter Eisenman di Aronoff Center for Design and Art di Cincinnati, 1988-97, include alcune dei concetti che egli sviluppò negli anni precedenti, come ad esempio quello del between, il costruire nello spazio “tra” le cose e quello dello scaling. L’area di progetto presenta una preesistenza che si muove in maniera funzionale secondo una linea spezzata, l’architetto aggiunge una struttura con un andamento ondulato.

Ma il BANG si trova nella tecnica del Blurring, per la quale si muovono simultaneamente la nuova struttura e quella preesistente. Le due geometrie vengono duplicate e ruotate, andando a creare così due geometrie, una più rigida e l’altra più morbida. Questa tecnica deve la sua origine dal quadro del futurista italiano Giacomo Balla “Dinamismo di un cane al guinzaglio” (1911).

Queste due geometrie cosi createsi, giocando con intersezioni, sottrazioni e incastri, danno nuove conformazioni ai volumi. La traslazione e l’ondulazione si ripercuotono all’esterno, ma sopratutto all’interno, creando spazi di connessione, geometrie, terrazze…

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